Nel mondo, il 92% degli alimenti destinati ai bovini non sono commestibili dall’uomo1. L’allevamento bovino fa parte di un enorme ecosistema naturale: i bovini sono complementari agli esseri umani e riciclano residui colturali, coprodotti vegetali della trasformazione agroalimentare, erba e piante ricche in cellulosa, che noi non possiamo digerire, e li trasformano in nutrienti ad alto valore biologico, contribuendo in maniera netta all’approvvigionamento di proteine per l’umanità2. Un esempio? Quando si coltiva il mais, le bucce delle pannocchie e le piante sono scarti di produzione e verrebbero sprecate. Per fortuna si possono impiegare come alimento per i bovini. Così come i residui colturali provenienti dalle lavorazioni di soia, avena, grano, colza, orzo, e altri vegetali.
Fonte: 1 Mottet, Anne et al. (2017). Livestock: On our plates or eating at our table? A new analysis of the feed/food debate (rielaborazione per ruminanti).
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